Avventuroso, sportivo, culturale o ecosolidale
Come scegliere una meta se siete «solitari di gruppo»

Non chiamateli single, con il mondo degli speed date loro non c’entrano. I solitari del viaggio sono persone che seguono un solo irrefrenabile desiderio: partire. Ma subito dopo la voce della coscienza (o del timore) prende la parola e dice: sei proprio sicuro? Da solo? Da questo meccanismo psicologico è nato il successo di agenzie che organizzano gruppi formati da viaggiatori individuali, soprattutto per mete impegnative a lungo raggio con l’indubbio vantaggio di affrontare viaggi (deserti, ghiacciai, spedizioni) con costi molto alti se non condivisi. L’offerta negli ultimi anni si è arricchita in modo esponenziale, sono nati boutique tour operator come Ruta 40 che propongono viaggi in Colombia seguendo il realismo magico di Gabriel García Márquez o come Tierra Etica, dove il gruppo è formato da persone che con la vacanza sostengono progetti locali.

Se per i single il viaggio può essere un «pretesto» per l’incontro, per i solitari è esattamente il contrario. Si viaggia da soli, ma con la sicurezza e la socialità che solo un gruppo può dare, per visitare destinazioni non facili (e dove occorre una logistica dedicata) in tranquillità. L’obiettivo del «paradosso itinerante» (partire soli senza essere da soli) è stato declinato fin dal 1978 da «Avventure del mondo», l’agenzia romana che oggi è solo una delle offerte che i «solitari di gruppo» hanno a disposizione in un mercato molto variegato fra boutique tour operator e community sganciate dagli operatori. Tre i consigli fondamentali per scegliere: non usate il prezzo più basso come unico criterio; verificate gli standard di sicurezza che vengono utilizzati (prima di tutto per i mezzi di trasporto interni) e cercate di conoscere prima i partecipanti al viaggio.

Con oltre 950 destinazioni fra cui scegliere, la romana «Avventure nel mondo» (www.viaggiavventurenelmondo.it) dal 1978 propone viaggi di gruppo fra persone che si conosceranno (almeno per il primo viaggio) in aeroporto. La formula che ha dato il successo (e qualche polemica in passato per l’uso dei mezzi di trasporto in loco) non è cambiata: un coordinatore alla guida di una compagine di perfetti estranei con una cassa comune. Fra i pro la possibilità di poter visitare luoghi altrimenti inaccessibili per il viaggiatore individuale sia per il budget (costo medio 2.000 euro) sia per la logistica impegnativa. Il principale «contro»: è impossibile influire sugli standard di sicurezza che variano non solo da Paese a Paese ma da meta a meta, durante lo stesso viaggio. Sul tema avventura le varianti non mancano: Kel 12 propone viaggi molto mirati divisi per tipologie come «Regni di montagna», «Arctic Team» e «Viaggi con l’esperto. Kel 12 (www.kel12.com) non ne ha fatto uno dei suoi punti promozionali ma il 37 per cento di chi viaggia con questa agenzia parte solo. La romana «Via!

Di preferenza accompagnati da esperti, i gruppi «culturali» dedicano tutte le loro energie a un seminario on the road dove le antichità Maya o i templi dei culti Zoroastriani vengono indagati fin nei minimi dettagli. Fra i tour operatori più specializzati, Ruta 40 (ruta40.it) organizza un viaggio in Colombia dedicato al «Realismo magico» sulla falsariga dei libri di Gabriel García Márquez. Il tour operator torinese propone molti viaggi a tema, spesso seguendo la falsariga dei Siti Patrimonio materiale o immateriali dell’Unesco. Ruta 40 ha una specializzazione (frutto della passione dei titolari) per il Sudamerica ed è affiliata con la Rainforest Alliance (rainforest-alliance.org) la principale organizzazione a livello internazionale per la promozione del turismo sostenibile nel rispetto dei residenti.

A Milano «Quiltour» organizza cene a cadenza mensile (e da maggio in poi con maggior frequenza) alla Drogheria Plinio (aggiornamenti www.quiltour.com) per conoscersi fra persone interessate alla stessa meta. Attualmente il sito cerca persone per due gruppi di tipologia diversa: 50enni con interessi culturali per un viaggio in Brasile e under 40 per un viaggio con attività sportive ai Caraibi. Di solito da sei a venti persone (la media è otto) per un approccio «non invadente» quando si visitano comunità, siti religiosi o aree naturali. Le mete sono divise per tipologia («Popoli, culture»; «Bellezze naturali») e i partecipanti vengono scelti in base agli interessi, all’età e al profilo che viene richiesto dall’organizzatore.

Dalle cime delle montagne del Sudamerica o dell’Himalaya ma anche nel Bahrein per la Formula 1. Secondo i dati Econstat elaborati per «Tourism for Sport», negli ultimi cinque anni sono saliti a 10 milioni gli italiani (+25%) che raggiungono mete in base allo sport preferito, comprese le mete straniere. Tra gli sport più popolari la corsa: www.travelrunning.it organizza gruppi di runner per partecipare a maratone internazionali come quella di San Pietroburgo a fine giugno e la City Marathon newyorkese di novembre. C’è anche l’alternativa (blufreccia.com) per viaggi abbinati al grande tennis, alla F1 e al calcio.

Il mondo dei viaggi che sostiene le comunità e i paesi visitati, e che in generale ha un approccio ecosostenibile al turismo, è molto affollato: fra le organizzazioni collaudate figurano Planet (planetviaggi.it), Tierra Etica (ladarsenaviaggi.it); Four Seasons natura e cultura (viagginaturaecultura.it) tutte impegnate a formare gruppi e con mete in Asia, Sudamerica e Asia. Diverso lo schema seguito da www.vacanzefaidate.com un portale che nella sezione «bacheca» ha moltissimi annunci dedicati alla creazione di gruppi indipendenti per molte destinazioni.

Qui non è tanto l’agenzia ma la community che crea il gruppo. Ad esempio per i cultori dei viaggi in bicicletta che vogliono formare un gruppo è irrinunciabile iscriversi a Warmshawers.org una delle migliori community per ciclisti viaggiatori che vogliono visitare il pianeta su due ruote e con forum dedicati a tutte le regioni del mondo.

Sono molti i siti dedicati ai viaggi al femminile pensati anche per costituire gruppi. Fra questi Eliotropica (www.eliotropica.it) fornisce servizi di consulenza turistica «taylor made» per le viaggiatrici, con idee di itinerari in tutto il pianeta, consigli pratici e possibilità di viaggi da 4 a 15 persone. Journey Woman.com è invece un sito d’informazione (in inglese) per viaggiatrici globe trotter dove la parte più preziosa è costituita dai travel tips, i consigli di viaggio.

Per sua stessa natura, il viaggio in barca a vela presuppone la costituzione di un gruppo. Numerose le agenzie specializzate che organizzano corsi di vela con un duplice obiettivo: preparare i corsisti all’esame per il patentino nautico e al tempo stesso organizzare viaggi nel Mediterraneo o negli Oceani con gruppi di pari livello tecnico, solitamente guidati da uno skipper italiano (velamare.it alturavela.it)

Weekend a Lisbona con itinerari tematici (seguendo i luoghi letterari di Fernando Pessoa nella capitale) o una settimana a Istanbul. Ubuntu (www.ubuntu.travel) organizza viaggi a tema che hanno come focus una città o un itinerario a tema in Europa (come un viaggio nella storia delle città arabo-andaluse) creando piccoli gruppi per ottimizzare il budget.

Slegati dalle logiche commerciali, sono molti i forum (anche se pochi quelli aggiornati su base quotidiana) dedicati a chi cerca persone con cui condividere un viaggio, divisi per età e interessi. Fra questi ilgiramondo.net www.vagabondo.net e www.eviaggiatori.it offrono vivacissime bacheche con i «promotori» del viaggio che cercano compagni per la meta prescelta.

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