Motori

Seat in cerca d’identità pronti due nuovi Suv

Tramontato il sogno di farne l’Alfa Romeo di Spagna la Vw batte nuove stradeProdotti per attirare i giovani partendo dallo stile della nuova Leon.

Un suv per cambiare. Due per crescere. La Seat ha varato il programma che nei prossimi anni porterà a una diversificazione del brand. Esplorando nuove aree di mercato. Il primo passo sarà un suv compatto di medie dimensioni che dovrebbe arrivare nel 2016. A distanza di due-tre anni toccherà a un suv più piccolo per far concorrenza a Renault Captur, Opel Mokka e Nissan Juke.

La rinascita

Il marchio spagnolo ha mostrato l’inizio di questo percorso attraverso il concept 20V20, un suv di 4,65 metri, con linee dinamiche e sportive. Uno stile deciso e giovanile come il pubblico a cui Seat vuole rivolgersi. L’immagine che ha in mente Jurgen Stackmann, presidente della casa di Barcellona, per la Seat del futuro è più spigliata e orientata allo stile «mediterraneo». «Puntiamo a un mix di qualità tedesca e stile latino» ci ha spiegato il manager tedesco. «Già oggi ci indirizziamo su giovani coppie e giovani famiglie. La Leon ci ha aiutato molto a rinnovare la percezione del marchio, e su questa strada vogliamo fare un passo ulteriore». La Seat di 20 anni fa è un lontano ricordo. La casa spagnola oggi è assimilata al gruppo Volkswagen e la sua capacità costruttiva è migliorata tanto da poter esibire con orgoglio la linea produttiva dell’Audi Q3 presso lo stabilimento di Martorelles. «Sul posizionamento del brand abbiamo messo al lavoro una squadra di giovani, provenienti dal marketing, dalla comunicazione, dalle università – ha detto Stackmann -.È un laboratorio d’idee, una specie di Silicon Valley dell’auto che non vogliamo certo imitare ma che ci serve da ispirazione, anche solo come approccio al lavoro. Una struttura creativa e reattiva, più comunicativa e meno seriosa».

I piani futuri

L’obiettivo principale sarà però quello di allargare la base commerciale. Ecco perché lo sbocco nei suv. «Se ci concentriamo solo sulle auto piccole non avremo un futuro – ha spiegato Stackmann -. Dobbiamo muovere il brand, prima di tutto puntando sulla Leon, il nostro core business, sfruttandone appieno tutte le potenzialità con una gamma completa e migliorandone la profittabilità (business, retail, flotte ecc.), In secondo luogo vogliamo puntare sui compact suv per intercettare i clienti premium anche senza metterci in concorrenza diretta con quel settore, per aprire il nostro mercato e i nostri orizzonti commerciali. Ma concentrandoci principalmente sull’Europa perché è qui che dobbiamo vincere la nostra sfida». Il secondo passo è previsto nel giro di tre-quattro anni: il suv piccolo dovrebbe misurare quattro metri circa di lunghezza e sarà solo a trazione anteriore.