Viaggiare, sì, ma con i compagni giusti e verso le tue mete preferite: siamo andati alla scoperta della startup dei ragazzi di Weroad che fa impazzire i Millennial.
Viaggiare… prendere un aereo, un treno, un autobus e andare. Scoprire se stessi, dimenticare, conoscere, imparare. Abbiamo mille buoni motivi per prendere una valigia e andare; e magari solo qualcuno per restare. Come rilevato dal nostro sondaggio su Instagram, il 98% dei Millenials adora esplorare nuove terre e solo il 5% di noi non è (ancora) mai partito.
Viaggiare è una passione, forse tutta nostra o forse ereditata da qualche antenato o parente lontano; ma una cosa è certa: i dati relativi alle partenze dei viaggi di piacere sono in costante aumento ed è proprio in questo contesto che si inseriscono numerose agenzie che hanno fatto del viaggio la loro mission, tra cui WeRoad.
BGY ha quindi deciso di incontrare Erika De Santi, Head of Strategy & Operations di WeRoad per porle alcune domande.
Come e quando è nato WeRoad? Qual è stata l’idea generatrice?
WeRoad nasce dall’esperienza personale del nostro fondatore, Paolo de Nadai, uno startupper dalla carriera lunghissima: prima lavorò per ScuolaZoo, poi per Travel4Target, ZooCom e infine OneDay. È un viaggiatore con all’attivo 64 paesi visitati che ha fatto della sua grande e meravigliosa passione un bellissimo lavoro. Di ritorno da un viaggio di gruppo organizzato da un tour operator straniero, si è reso conto che in Italia mancava qualcosa, non c’era nessuno che organizzasse un viaggio di gruppo esclusivamente per Millennials e che, specialmente, fosse una vera e propria community (presente soprattutto sui social) in grado di far nascere nuove amicizie. Così, da questa brillante intuizione, insieme a un piccolissimo e appassionato team di due persone, ha lanciato WeRoad. Oggi siamo cresciuti e il nostro team si compone quasi di 30 giovani, tutti fortemente innamorati del proprio lavoro.
Che cosa è, esattamente, WeRoad oggi?
WeRoad, viaggi e avventure per coetanei del Gruppo OneDay, è una start up nata per rispondere alle necessità e alle preferenze di viaggio dei Millennials. Desiderosa di mostrarsi al suo pubblico e, a sua volta, di mostrare ai suoi utenti terre nuove e inesplorate.
I WeRoaders, così si chiamano tutti coloro che partono con WeRoad, si incontrano inizialmente su Facebook (proprio perché, secondo noi, è ancora il social di riferimento dei Millennials) su una pagina che si chiama “WeRoad…conosciamoci prima di partire” (41.187 membri), su Instagram o su Whatsapp tramite gruppi gestiti e creati dai loro coordinatori, e poi, arriva il momento del viaggio e della condivisione che porta, molto spesso, alla creazione di legami indissolubili; infatti al ritorno i viaggiatori continuano a vedersi e a incontrarsi dal vivo, nonostante spesso provengano da città diverse.
Mi spiegheresti brevemente come funziona?
WeRoad vuole accorpare piccoli gruppi omogenei per età e preferenze di viaggio e accompagnarli con i coordinatori (giovani ragazzi che partono in viaggio con loro) nelle mete più disparate. La nostra start up nasce dalla consapevolezza che spesso per motivi di budget o di ferie risulta molto complicato mettersi d’accordo con gli amici ed è proprio per questo motivo che con noi puoi partire anche da solo, quando vuoi. Abbiamo partenze tutto l’anno, basta che si componga un gruppo di minimo 8 persone e il turno è confermato. Il numero massimo di partecipanti è 15: oltre verrebbe meno quella magia del sentirsi “come se ci si conoscesse da sempre” che si respira alla fine di ogni nostro viaggio.
Come ti dicevo, ogni turno è guidato da un coordinatore che si occupa degli aspetti logistici e di far conoscere i partecipanti ancora prima della partenza creando un gruppo su WhatsApp dedicato. Il coordinatore è una figura fondamentale: un vero e proprio compagno di viaggio e di avventura, non una guida da seguire passivamente, ma un componente del gruppo, curioso, estroverso, coetaneo, che tenendo in considerazione i desideri di tutti, facendo in modo di organizzare il miglior itinerario e le migliori esperienze possibili per immergersi totalmente nella cultura del Paese che in quel momento li sta ospitando. Tra l’altro, due dei nostri migliori coordinatori sono proprio di Bergamo!
Non abbiamo voluto includere i voli nella quota, così da rendere ognuno libero di scegliere l’opzione che preferisce: l’appuntamento è al check-in, direttamente in albergo!
C’è qualcosa che vi distingue dalle altre “agenzie” che operano nello stesso settore?
Sicuramente ciò che possiamo dire è che WeRoad è nata proprio perché in Italia non c’era una realtà che rispondesse alle necessità di una generazione di viaggiatori diversa rispetto alle precedenti. I Millennials sono molto più cosmopoliti, abituati a viaggiare ed esigenti. Non cercano solo posti nuovi da visitare, vogliono delle vere e proprie “life changing experience” durante le quali conoscere non solo il mondo, ma anche altre presone, fare amicizia e condividere momenti unici e ciò che ci distingue penso che sia proprio questo: non offriamo semplicemente un viaggio, ma diamo la possibilità di immergersi profondamente nella meta visitata stringendo rapporti unici.
A questo punto, pare d’obbligo porvi quest’ultima domanda: cosa significa per voi viaggiare?
Viaggiare è un’esperienza unica, che ti arricchisce molto dal punto di vista umano e culturale. Ognuno vive il viaggio in modo diverso e ogni viaggio è a sua volta differente dagli altri. Per questo motivo, e per soddisfare le preferenze dei nostri utenti, diamo sempre la possibilità di scegliere il mood di viaggio: che sia più di relax, più culturale o più avventuroso. In generale viaggiare per WeRoad significa abbracciare la cultura locale e viverla sulla propria pelle; dormire in alloggi tipici, mangiare cibi locali. Preferiamo gli spostamenti notturni e sveglie la mattina presto, per non perdere tempo prezioso per ragioni logistiche. Viaggiare significa scoprire il mondo e se stessi attraverso di esso, significa condivisione di esperienze e la creazione di legami duraturi nel tempo con persone che il primo giorno sono sconosciute e che l’ultimo giorno ti sembra di conoscere da una vita. Per i giovani, viaggiare è importantissimo: è diventato economicamente molto più abbordabile di una volta e permette loro di arricchire il proprio bagaglio culturale e personale in modo esponenziale, aprendo loro la mente attraverso la contaminazione con usi costumi diversi dai propri, con popolazioni lontane permettendogli di sviluppare senso critico. L’importante affinchè questo avvenga è che non solo i ragazzi viaggino, ma che viaggino bene: senza pregiudizio e con curiosità, basta questo per arrivare ovunque ci sia una strada.
Noi ti ringraziamo molto per il tempo che ci hai dedicato e facciamo un grande augurio a tutti i nostri lettori: speriamo che abbiano la possibilità, almeno una volta, di percorrere strade che non siano ancora state battute, di sorprendersi di fronte alla semplicità e alla bellezza di un paesaggio, di scoprire una cultura diversa dalla propria, di vivere un’esperienza di condivisione, di camminare in luoghi inesplorati, di conoscere persone con facce diverse dalle proprie.
Vi auguriamo di viaggiare e di sorprendervi, sempre e comunque.