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Nuove scoperte sul pianeta extrasolare K2-18b

Un team di astronomi dell’Università di Washington ha annunciato la scoperta di nuove informazioni sul pianeta extrasolare K2-18b, uno dei pianeti extrasolari più simili alla Terra mai scoperti.

K2-18b è un pianeta gassoso che orbita attorno a una nana rossa situata a circa 110 anni luce dalla Terra. Il pianeta ha una massa pari a tre volte quella della Terra e orbita attorno alla sua stella in circa 36 giorni.

Le nuove scoperte, pubblicate sulla rivista Nature Astronomy, riguardano l’atmosfera del pianeta. Gli astronomi hanno utilizzato il telescopio spaziale James Webb per rilevare la presenza di molecole di acqua nell’atmosfera di K2-18b.

La presenza di acqua è un fattore importante per la possibilità di vita su un pianeta. L’acqua è infatti un elemento essenziale per la vita come la conosciamo.

Inoltre, gli astronomi hanno rilevato la presenza di metano nell’atmosfera di K2-18b. Il metano è un gas che può essere prodotto da organismi viventi, ma può anche essere prodotto da processi geologici.

La presenza di metano nell’atmosfera suggerisce che il pianeta potrebbe avere un’atmosfera ricca di idrogeno e che potrebbe avere una superficie ricoperta di oceani d’acqua.

Queste nuove scoperte rendono K2-18b un candidato sempre più interessante per la ricerca di vita extraterrestre.

K2-18 b è stato oggetto di studi approfonditi da quando, nel 2019, gli astronomi hanno annunciato di aver trovato potenziali segni di vapore acqueo nella sua atmosfera.

Secondo i dati derivati dalle osservazioni, il pianeta, oltre 8 volte e mezza più massiccio della Terra, in orbita nella zona abitabile attorno a K2-18, una stella nana molto fredda, potrebbe essere un cosiddetto pianeta Hycean.

Prossime scoperte

Le nuove scoperte sul pianeta K2-18b sono solo l’inizio. Gli astronomi continueranno a studiare questo pianeta e altri pianeti extrasolari simili per cercare ulteriori prove della presenza di vita extraterrestre.

I telescopi spaziali di nuova generazione, come il James Webb, saranno in grado di fornire informazioni ancora più dettagliate sull’atmosfera e sulla superficie dei pianeti extrasolari.

Queste informazioni potrebbero aiutarci a capire se questi pianeti hanno le condizioni necessarie per sostenere la vita e, se è così, di che tipo di vita si tratta.