Il regista dell’opera della Prima: “Ci salvano dai furbetti della politica”. Quasi due milioni di spettatori hanno seguito la diretta Rai.
Un successo dal punto di vista dello spettacolo (15 minuti di applausi), degli incassi (2.532.701 euro), della partecipazione del pubblico (1.888 i fortunati in sala, tanti di più quelli della Prima diffusa). L’Attila di Giuseppe Verdi ha conquistato la Scala, ma gli applausi, scrocianti, hanno interessato in egual misura gli artisti e l’ospite principale della serata, il presidente della Repubblica Mattarella che al direttore Riccardo Chailly ha detto che la cultura e la musica “sono un baluardo della democrazia”.
Per il regista Davide Livermore, che ha firmato l’allestimento di ‘Attila’, la cultura è un argine ai barbari “e ai furbetti della politica”. Poi ha spiegato, “i furbetti della politica devono inventarsi dei nemici: prima i comunisti, poi i marocchini. E poi chi? Gli alieni? Invece la cultura è militanza, obbliga le persone ad alzare il livello, è una cosa diversa dai like facili”.
Il regista, che da sei anni vive a Valencia dov’è direttore artistico del Palau de les Arts Reina Sofìa, segue le vicende politiche italiane, tanto da aver fatto l’abbonamento a Famiglia Cristiana, dopo aver letto il titolo di copertina ‘Vade retro Salvini’: “All’estero – continua – ci dicono che se smettiamo di fare gli italiani, cioè di produrre cultura, non abbiamo tanto senso. Noi abbiamo valori di cultura e accoglienza da quando eravamo buoni cristiani e mi chiedo se chi giura sui Vangeli lo sa”. E conclude: “Attenzione a giurare sui Vangeli. Attila insegna che fare sacrilegio porta malissimo”.
E la cultura ha vinto anche negli ascolti televisivi che hanno premiato l’opera trasmessa in diretta su Rai 1: gli spettatori sono stati quasi due milioni. Più esattamente, a vedere la trasmissione di Rai Cultura è stato 1 milione 938 mila con uno share del 10,8%. Si tratta di un risultato solo leggermente inferiore ai 2 milioni 77 mila spettatori che hanno seguito lo scorso anno Andrea Chénier, nonostante Attila sia uno dei titoli meno popolari di Verdi.
Il picco di share (16,1%) si è avuto alle 18.08 cioè fra l’applauso scrosciante al presidente della Repubblica Sergio Mattarella arrivato nel palco reale e l’inno nazionale. Il picco di ascolti è stato invece poco prima delle 20 con 2 milioni 926 mila telespettatori. L’ad Rai Fabrizio Salini, alla presentazione di Attila, aveva confermato l’intenzione del servizio pubblico di mandare in onda su Rai1 la prima della Scala, a partire dalla popolarissima Tosca in programma il prossimo anno.