Fashion

Jil Sander è Guest Designer di Pitti Uomo 97

Pitti Uomo prepara il campo di battaglia annunciando il Guest Designer della sua 97esima edizione. Il salone fiorentino di menswear (7-10 gennaio 2020) schiera in prima fila Jil Sander, un pezzo da novanta della moda internazionale che fa capo al giapponese Onward Luxury Group (Moreau e Charlotte Olympia).

La casa di moda tedesca, reduce dalle passerelle milanesi dove ha incantato con la sua eleganza sobria e sofisticata, organizzerà un fashion show nel capoluogo fiorentino per presentare la nuova collezione autunno/inverno 2020.

“Per noi sfilare a Firenze è al tempo stesso un onore e un completamento”, dicono Lucie e Luke Meier, co-direttori creativi di Jil Sander. “Ci siamo incontrati per la prima volta proprio a Firenze, e non avremmo mai immaginato di tornare qui insieme per un evento di Pitti Uomo. È un’opportunità davvero speciale, e non vediamo l’ora di dare il nostro contributo all’eredità creativa della città e di Pitti Uomo”.

I dettagli dell’evento – data e location – sono ancora top secret e saranno rivelati solo il prossimo novembre in occasione della presentazione del salone di Pitti Immagine. Jil Sander raccoglie il testimone di ‘Guest Designer’ di Pitti Uomo dalla firma francese del lusso Givenchy che, lo scorso giugno, ha messo in scena a Firenze il primo défilé d’abbigliamento maschile di Clare Waight Keller.

“Seguiamo con grande interesse il lavoro che Lucie e Luke Meier stanno facendo con Jil Sander” ha dichiarato Lapo Cianchi, direttore comunicazione ed eventi di Pitti Immagine, “con una visione della moda molto precisa, dove è chiara la ricerca continua di un equilibrio tra il rispetto dei codici minimalisti, che hanno fatto la storia del brand, e la volontà di emozionare, unito a una grande attenzione ai dettagli. Quando parlano delle loro collezioni è come se descrivessero una personalità, una figura che è sempre complessa e sfaccettata. Il desiderio di creare abiti che durino nel tempo è un approccio che troviamo assolutamente fresco e contemporaneo, a cui l’evento speciale di Firenze potrà dare un ulteriore contributo in termini di libertà espressiva”.