Roma, 17 maggio 2024 – Si è spento oggi all’età di 68 anni il giornalista Franco Di Mare, dopo una lunga malattia.
Di Mare aveva reso pubblica la sua malattia nel corso dell’ultima ospitata a “Che Tempo Che Fa” il 28 aprile 2024, raccontando con grande dignità e compostezza la sua battaglia contro il mesotelioma, una malattia incurabile che lo stesso giornalista aveva collegato alla sua esposizione all’amianto durante i suoi anni da inviato di guerra nei Balcani.
La sua scomparsa, avvenuta a meno di un mese dalla rivelazione della malattia, ha destato grande cordoglio nel mondo del giornalismo e dell’informazione, ma anche tra la gente comune che lo apprezzava per il suo giornalismo coraggioso e impegnato.
Figura storica del giornalismo italiano, Di Mare ha legato il suo nome a decenni di reportage di guerra, inchieste coraggiose e conduzioni televisive di grande impatto. Nato a Napoli nel 1955, ha iniziato la sua carriera negli anni ’70 a ‘L’Unità’, per poi approdare alla Rai dove ha lavorato come inviato in diverse zone di conflitto, dalla ex Jugoslavia all’Iraq.
Le sue cronache dai campi di battaglia, sempre attente all’impatto umano dei conflitti, gli sono valse numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Ilaria Alpi e il Premio Saint Vincent.
Negli anni ’90 è diventato un volto noto del piccolo schermo conducendo programmi di approfondimento come “Samarcanda” e “Mixer”, dove ha intervistato i principali protagonisti della politica e della cultura italiana e internazionale.
Di Mare è stato inoltre direttore di Rai Tre dal 2009 al 2012, periodo in cui ha dato un forte impulso all’informazione e al racconto della realtà attraverso il documentario e il reportage.
Uomo di grande cultura e passione civile, Di Mare ha sempre difeso con tenacia l’indipendenza e l’autonomia del giornalismo. La sua scomparsa rappresenta una grave perdita per il mondo dell’informazione e per l’intero Paese.
Cordoglio da mondo della politica e della cultura
Numerose personalità del mondo della politica, della cultura e del giornalismo hanno espresso il loro cordoglio per la scomparsa di Franco Di Mare.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha definito Di Mare “un maestro del giornalismo, un testimone tenace e appassionato della realtà”. Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha sottolineato “la sua capacità di raccontare il mondo con sguardo acuto e sensibile, sempre attento alle sofferenze dei più deboli”.
Anche il mondo del giornalismo si è stretto intorno alla famiglia di Di Mare. Il Sindacato unitario giornalisti italiani (Snug) ha parlato di “una perdita immensa per la categoria”, mentre la Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi) ha ricordato Di Mare come “un professionista esemplare, un punto di riferimento per tutti i giornalisti”.
I funerali si terranno domani a Roma
I funerali di Franco Di Mare si terranno lunedi, 20 maggio, a Roma. La camera ardente è stata allestita nella sede Rai di Saxa Rubra.