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Crollo a Scampia: due morti e tredici feriti

Napoli, 23 luglio 2024 – Tragedia nel quartiere di Scampia a Napoli, dove ieri sera il crollo del ballatoio di un condominio ha causato la morte di due persone e il ferimento di altre tredici, di cui sette minori.

Le vittime sono Roberto Abruzzo, 29 anni, e Margherita Della Ragione, 35 anni, entrambi residenti nel palazzo. I feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni, sono stati trasportati negli ospedali Cardarelli e San Paolo di Napoli.

Il crollo è avvenuto intorno alle 22:30 di ieri sera, nel complesso Vele di Scampia, tristemente noto per essere stato un simbolo del degrado urbano negli anni ’70 e ’80. Le cause del cedimento sono ancora in corso di accertamento, ma si ipotizza che sia dovuto a vetustà e carenze strutturali dell’edificio.

Sul posto sono intervenuti Vigili del Fuoco, ambulanze, Carabinieri e Polizia di Stato. I soccorritori hanno lavorato per tutta la notte per estrarre le persone dalle macerie e prestare soccorso ai feriti.

L’incidente ha provocato grande commozione in città e ha riacceso i riflettori sulle condizioni di degrado e abbandono in cui versano ancora oggi alcune zone di Scampia.

Il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, ha espresso il suo cordoglio alle famiglie delle vittime e ha assicurato la massima attenzione del governo alla vicenda.

Le Vele di Scampia:

Le Vele di Scampia sono un complesso residenziale di sette edifici, costruiti tra il 1962 e il 1975 su progetto dell’architetto Franz Di Salvo. Il progetto originario prevedeva la creazione di un quartiere moderno e funzionale, ma ben presto le Vele divennero un simbolo del degrado urbano e della criminalità organizzata.

Negli anni ’80 e ’90, le Vele furono teatro di violenze, spaccio di droga e criminalità. Molti appartamenti vennero occupati abusivamente e le condizioni di vita degli abitanti erano spesso precarie.

A partire dagli anni 2000, sono stati avviati diversi progetti di riqualificazione del quartiere, tra cui la demolizione di alcune Vele e la ristrutturazione di altre. Tuttavia, ancora oggi Scampia è un quartiere problematico, con tassi di disoccupazione e criminalità ancora elevati.

Il crollo di ieri sera è un’ulteriore tragedia che evidenzia la necessità di un impegno concreto per il risanamento di Scampia e per garantire una vita dignitosa ai suoi abitanti.