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Caivano, inferno di fuoco in fabbrica chimica: allarme diossina e scuole chiuse

L’incendio divampato in una fabbrica di materiali chimici a Caivano, nella zona industriale di Pascarola, ha suscitato grande preoccupazione per i potenziali rischi ambientali e sanitari. L’evento, avvenuto il 9 aprile 2025, ha richiesto un massiccio intervento dei Vigili del Fuoco, impegnati nello spegnimento delle fiamme e nella gestione della situazione di emergenza.

Dettagli dell’incendio:

  • Luogo: Zona industriale di Pascarola, Caivano (Napoli).
  • Azienda coinvolta: Chimpex industriale spa, specializzata in prodotti chimici.
  • Materiali coinvolti: Solventi e altre sostanze chimiche altamente infiammabili, stoccate in silos all’interno dello stabilimento.
  • Rischi: Emissione di fumi tossici, potenziale contaminazione ambientale e rischio diossina.

Misure di sicurezza e precauzioni:

A causa del rischio di emissioni tossiche, le autorità locali hanno raccomandato ai residenti di rimanere in casa, chiudere le finestre e limitare gli spostamenti all’aperto. Sono stati disposti controlli ambientali per monitorare la qualità dell’aria e valutare l’eventuale contaminazione del suolo e delle acque.

In via precauzionale, le scuole di diversi comuni limitrofi sono state chiuse. L’ASL Napoli 1 ha emesso raccomandazioni per i cittadini, tra cui il lavaggio accurato di frutta e verdura.

Implicazioni e indagini:

L’incendio ha sollevato interrogativi sulla sicurezza degli impianti industriali nella zona e sulla gestione dei materiali pericolosi. Le autorità competenti hanno avviato indagini per determinare le cause dell’incendio e valutare eventuali responsabilità.

Le preoccupazioni maggiori sono rivolte verso la diossina, e la contaminazione dell’aria.

L’evento ha messo in evidenza la necessità di rafforzare le misure di sicurezza e di controllo nelle aree industriali, al fine di prevenire incidenti simili e tutelare la salute pubblica e l’ambiente.