Alice ed Ellen si spengono insieme il 17 novembre 2025 a 89 anni, lasciando un vuoto nel mondo dello spettacolo europeo.
Un’icona doppia che ha fatto la storia
Alice ed Ellen Kessler, nate il 20 agosto 1936 a Nerchau, in Sassonia, sono state tra le figure più riconoscibili e amate dello spettacolo europeo del dopoguerra. Ballerine, cantanti, attrici e showgirl, hanno incantato il pubblico con la loro eleganza, sincronia perfetta e carisma. In Italia, dove divennero vere e proprie star televisive, erano conosciute come “le gambe della nazione”, protagoniste di varietà, festival e copertine indimenticabili.
Morte simultanea a Monaco di Baviera
La notizia, diffusa da diversi media tedeschi, segna la fine di un’epoca. Secondo quanto riportato dal quotidiano Bild, le Kessler hanno scelto di ricorrere all’eutanasia assistita, pratica consentita in Germania in circostanze specifiche. Inseparabili nella vita, hanno voluto restare unite anche nella morte.
Secondo alcune fonti, le sorelle avevano espresso da tempo il desiderio di morire insieme e di essere sepolte nella stessa urna. Le circostanze della morte restano avvolte nel mistero, con ipotesi che spaziano dal suicidio volontario a cause naturali non ancora accertate.
Una carriera lunga oltre mezzo secolo
Le Kessler iniziarono a studiare danza classica da bambine e a 19 anni entrarono nelle mitiche Bluebell Girls. Negli anni ’50 e ’60 conquistarono l’Europa e gli Stati Uniti, ma fu l’Italia a consacrarle: indimenticabili le loro apparizioni in programmi Rai, la partecipazione al Festival di Sanremo 1961 con “Da-da-un-pa” e la copertina di Playboy a 40 anni, che le rese icone di stile e sensualità.
Sempre insieme, fino alla fine
Alice ed Ellen hanno vissuto inseparabili, condividendo palcoscenici, successi, interviste e vita privata. La loro morte simultanea, seppur tragica, sembra riflettere una volontà profonda di restare unite, anche nell’ultimo atto della loro esistenza.
Le gemelle Kessler non sono solo un ricordo del passato televisivo, ma un simbolo di eleganza, professionalità e complicità. Il mondo dello spettacolo europeo le saluta con commozione e gratitudine.




