Fashion

Milan Fashion Week. Dolce e Gabbana, Versace: governa il caso

Ordine e disordine congiunti in un caos all’ennesima potenza: un po’ come nel nostro governo di “opposizioni conciliate”. Così, va anche la moda uomo per il prossimo inverno entrata nel vivo ieri (sabato). La prima vera giornata di sfilate si è conclusa con lo show di Versace attesissimo per capire quale sarebbe stato il nuovo corso della Medusa dopo la cessione agli americani non avvezzi alle effrazioni di Donatella. Che resta comunque direttore artistico.

NULLA E TUTTO CAMBIA 
Apparentemente nulla è cambiato a parte l’invito (la fotocopia corretta a mano di un modulo da ufficio e il set dello show in mattoni bianchi). In passerella per consolidare l’identità del marchio, non mancano gli archetipi della maison: le stampe policrome (questa stagione a macro gioielli) e le borchie sadomaso. Per non parlare dei colpi di scena come il boa di struzzo giallo o le borse smaccatamente femminili. Attenzione però: questi eccessi s’innestano su abiti sartoriali finestrati. Sicchè, basta toglierli dallo styling ruffiano e sei pronto (o quasi) per un consiglio di amministrazione. Gli stessi dettagli bondage- a ben vedere- sono applicati a piccoli pezzi di grande mercato come la T shirt, la camicia e gli accessori.

In tal modo, Donatella salva “capra e cavoli”. Fedez e Chiara Ferragni in prima fila applaudono.

TAGLIA E CUCI 
Operazione analoga da Dolce e Gabbana che ricostruiscono in scena una sartoria con le maestranze all’opera. Messaggio evidente di un ritorno all’eleganza dei tempi del “fatto a mano”. Infatti sulla pedana tornano abiti impeccabili, il paltò di cammello e persino il frac. Niente più stampe e ricami luccicanti che tanto piacciono a rapper come Emis Killa seduto in prima fila? Sbagliato, perché nella seconda parte dello show arrivano vestaglie e giacche da camera in seta stampata che verosimilmente vedremo indosso a nuovi eccentrici come Gianluca Vacchi.

A QUALUNQUE PREZZO
Domanda classica: “ma allora qual’ è la tendenza? Lo ripetiamo da tempo: ora tutto va con tutto come da lezione dei giovani che rifiutano tutte le regole anche perché non le conoscono. Il problema è che i ragazzi praticano questa anarchia spontaneamente. Mentre, gli stilisti la inseguono per acchiappare ogni sorta di mercato. A qualsiasi prezzo.